Roma. Maxioperazione antimafia, sequestrati una ventina di locali in centro, suicida un imprenditore
ROMA – E’ in corso da stamattina una vasta operazione della Direzione nazionale antimafia scattata all’alba in Campania, Lazio e Toscana, che ha portato a 90 arresti di persone accusate di far parte di clan di camorra ed al sequestro di beni per oltre 250 milioni di euro.
L’operazione è condotta, a livello nazionale, da diversi organi investigativi: il Nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, il Centro operativo di Roma della Direzione Investigativa Antimafia, la Squadra Mobile della Questura di Napoli, il Gico della Guardia di Finanza di Napoli e il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pisa.
Nel centro della capitale i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno messo i sigilli a 25 attività, bar, pizzerie e ristoranti (tra i quali gran parte della catena “Pizza Ciro” e “Sugo”) collegati al riciclaggio delle famiglie camorriste e che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati realizzati con denaro riciclato del clan camorristico Contini. I sequestri sono stati compiuti tutti nel centro storico: in via della Mercede, via della Vite, piazza Sant’Apollinare, via Zanardelli, piazza della Rotonda e via Maddalena.
Mentre i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma procedevano al sequestro dei locali, una delle persone colpite da ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito dell’operazione contro la camorra, si è suicidata lanciandosi dalla finestra del quarto piano della sua abitazione a Roma, di Via Guido Banti, mentre la Polizia gli stava eseguendo una perquisizione domiciliare. L’imprenditore, Giuseppe Cristarelli di 43 anni, di origini campane, è deceduto sul colpo.