Roma. Arrestato rapinatore seriale di origine piemontese. Almeno 7 gli istituti bancari “visitati”…

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Arresto-poliziaROMA – Stesso “modus operandi” e volto scoperto per un rapinatore di origini piemontesi arrestato dalla Polizia per aver effettuato 7 rapine ad istituti bancari.

Sono stati necessari alcuni mesi di indagine agli agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dr. Antonio Pignataro, per stringere il cerchio sull’ identità di un rapinatore seriale.
Al momento le rapine accertate a suo carico sono 7, ma alla lista potrebbero aggiungersene anche molte altre sulle quali gli investigatori stanno svolgendo ulteriori accertamenti.
La tecnica adottata era sempre la stessa.
F.D. – con diversi precedenti di Polizia – entrava all’interno dell’istituto bancario con la scusa di dover effettuare delle operazioni, come aprire un conto corrente o ottenere un finanziamento per la sua attività imprenditoriale.
Dopo aver conquistato la fiducia del dipendente della banca usciva, per tornarci poco più tardi, di solito prima dell’orario di chiusura, questa volta armato di coltello.
Qualora il dispositivo di allarme avesse suonato per la presenza del coltello la porta della banca sarebbe stata sbloccata dal dipendente in virtù del rapporto fiduciario instauratosi poco prima.
Una volta all’interno, impugnato il coltello minacciava i dipendenti, si dirigeva verso le casse e in tutta fretta raccoglieva il contante disponibile per poi allontanarsi.
Gli investigatori del Commissariato, dopo aver raccolto una denuncia per l’ultima rapina effettuata in un istituto bancario nella zona di Porta Maggiore lo scorso novembre, hanno iniziato ad esaminare le immagini della videosorveglianza interna.
Il modus operandi ed i riscontri effettuati con altri episodi di rapina avvenuti a Roma negli ultimi mesi hanno permesso di accertare diverse analogie.
Identici dettagli come il giubbotto, il volto scoperto ed in qualche caso l’impronta digitale lasciata sul dispositivo di accesso presente in alcune banche hanno permesso agli investigatori di risalire alla sua identità.
I “contatti” dell’uomo con i suoi familiari e i servizi di appostamento hanno fornito ulteriori elementi per circoscrivere i suoi spostamenti.
Quando gli agenti hanno raggiunto l’abitazione della compagna dell’uomo, hanno sequestrato anche il giubbotto utilizzato per commettere le rapine nella cui tasca era ancora presente il coltello.
Al termine degli accertamenti i poliziotti lo hanno accompagnato negli uffici di Polizia notificandogli l’ordine di custodia cautelare in carcere per il reato di rapina.

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