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Parco Regionale Dei Castelli Romani. Si è conclusa la fase interlocutoria del progetto di cittadinanza attiva avviato dall’Ente Parco

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PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI (Luciana Vinci) – Si è conclusa la fase interlocutoria del progetto di cittadinanza attiva avviato dall’Ente Parco, incentrato sul contrasto all’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi dell’Area protetta.

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A Villa Barattolo, sede del Parco dei Castelli Romani a Rocca di Papa, il commissario straordinario dell’Ente, Ivan Boccali, e il direttore, Emanuela Angelone, hanno accolto le Amministrazioni comunali interessate da questa prima fase del progetto che, partendo da alcune zone individuate con le Associazioni capofila (“Circolo Legambiente Artemisio” e “Fare Verde Velletri – Colli Albani”), punta ad abbracciare tutto il territorio dell’Area protetta e, anche, a diventare un modello per altri territori che presentano la medesima problematica dell’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi.

Nemi, Marino, Grottaferrata, Rocca di Papa, Lariano, Velletri: tutti presenti con Sindaci o Rappresentanti dell’Amministrazione, per parlare insieme di un tema che coinvolge i territori comunali, soprattutto nelle aree extraurbane, e per il quale tutti puntano a trovare una soluzione che non solo risolva l’emergenza con pulizie straordinarie, ma che disincentivi e contrasti l’abbandono dei rifiuti, a tutela dei Cittadini che rispettano le regole e sanno vivere in comunità in maniera civile.

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«Incontro proficuo – commenta il commissario straordinario Boccali – e partecipato, che testimonia la volontà di esserci e fare.
Entro aprile firmeremo con i Comuni coinvolti in questa prima fase un protocollo di intesa che concretizza l’impegno e, soprattutto, porta il progetto alla fase operativa.
Accanto all’azione di contrasto e rimozione dei rifiuti, la richiesta comune è stata di intensificare il legame con il territorio protetto con, ad esempio, l’inserimento del logo del Parco sui cartelli di ingresso dei Comuni: più azioni di informazione rivolte a Cittadini e turisti e miglior caratterizzazione dell’essere in un’area protetta».

Nel corso dell’incontro i Comuni hanno dato la propria disponibilità fattiva per contribuire alla riuscita del progetto, evidenziando criticità – legate soprattutto al non dover incentivare l’idea che c’è sempre qualcuno che raccoglie i rifiuti abbandonati impunemente ovunque o che vengano normalizzate soluzioni che non passino per la differenziata o per le prassi che i Cittadini di norma seguono – ma, soprattutto, confrontandosi e valutando insieme percorsi più concretamente percorribili.

Le soluzioni individuate uniscono le azioni di rimozione dei rifiuti cui si dedicheranno le Associazioni – per le quali c’è stato plauso unanime e disponibilità a fare la propria parte – ad un lavoro che si muoverà, da un lato, su contrasto e sanzioni, dall’altro su informazione e potenziamento, attraverso campagne di comunicazione, del senso di appartenenza a un territorio protetto, che è vanto e valore per tutti.