Carpineto Romano. Il Sindaco Stefano Cacciotti: «La mia priorità in questo momento è quella di non abbandonare i cittadini»
CARPINETO ROMANO – A quasi cinquanta giorni dall’inizio del lockdown abbiamo sentito il Sindaco di Carpineto Romano, Stefano Cacciotti e con lui abbiamo fatto il punto della situazione sotto l’aspetto sociale, sanitario ed economico.
L’emergenza Coronavirus ha colto impreparati non solo i cittadini di Carpineto Romano ma anche tutte le autorità competenti che si sono trovate, fin dal primo momento, a dover gestire una grande emergenza.
Sembra impensabile credere che un paese come Carpineto, abbia dovuto fronteggiare in maniera così capillare una pandemia che sembrava dover riguardare solo i grandi o medi centri urbani.
«Ad oggi, dopo sei settimane dal lockdown, Carpineto sta bene! – queste le prime dichiarazioni del Sindaco Stefano Cacciotti che ha poi proseguito – Carpineto e i suoi cittadini stanno bene e in salute rispetto a quel lontano 17 Marzo, data in cui abbiamo scoperto il primo caso di Coronavirus.
Da quel momento sono stati ben nove i casi di positività registrati a Carpineto ma la curva dei contagi sembra essere scesa quasi in modo definitivo perché ad oggi resta solo un caso di positività al Coronavirus al quale va il mio personale e sincero augurio di pronta guarigione.
Sono soddisfatto e soprattutto fiducioso perché i cittadini, tutti, hanno affrontato questa emergenza in modo responsabile e collaborativo, basti pensare che le segnalazioni da parte delle Autorità predisposte al controllo e al rispetto delle restrizioni non hanno rilevato poi così tante segnalazioni per trasgressione.
Tutti hanno seguito le regole imposte in maniera intelligente anche solo per recarsi in farmacia o in edicola.
Un mio ringraziamento va a tutti i commercianti (ben 19) di generi di prima necessità che, restando aperti e attenendosi alle nuove disposizioni, hanno collaborato in modo ineccepibile aderendo all’iniziativa dei “buoni pasto” messi a disposizione delle famiglie più bisognose.
Anche la consegna a domicilio di questi beni, organizzata e supportata dall’amministrazione comunale, si è svolta senza alcun tipo di problema: il Comune ha messo a disposizione un suo dipendente per effettuare tutti i tipi di consegne.
Al contempo – ha proseguito il Sindaco Cacciotti – un mio pensiero va a tutte quelle attività come bar e ristoranti che sono state costrette alla chiusura per via di questa emergenza sanitaria e che si troveranno, anche nei prossimi mesi, a dover affrontare le conseguenze di questa situazione alla luce del fatto che non potranno quasi sicuramente contare sull’afflusso turistico che da sempre ha colorato le vie del nostro paese e per questo, sono abbastanza preoccupato.
Ma sono altresì preoccupato anche per la cosiddetta “Fase2” che credo si preannunci altrettanto drammatica come la “Fase1”: se quest’ultima lo è stata dal punto di vista sanitario, quella che dovremo affrontare tra qualche settimana lo sarà dal punto di vista socio-economico.
Sarà dura per tutti la ripresa soprattutto per le attività commerciali costrette alla chiusura, alcune, non ne sono sicuro, ma credo che non riapriranno affatto.
Molti miei concittadini hanno addirittura perso il loro posto di lavoro e non sappiamo se riusciranno a trovarne un altro.
Questa è una vera e propria bomba che penso sia pronta ad esplodere nei prossimi due mesi e i Comuni, non solo il mio, dovranno farsi trovare pronti per poter rispondere in modo tempestivo a tutte le esigenze dei cittadini in difficoltà.
A tal proposito, – ha proseguito il sindaco Stefano Cacciotti – insieme alla mia Amministrazione, abbiamo già messo in campo delle misure a sostegno delle attività come l’esenzione della Tosap – la tassa per l’occupazione del suolo pubblico – e la riduzione della Tari per le attività costrette alla chiusura.
Abbiamo ampliato e prolungato il sostegno economico alle famiglie in difficoltà stanziando 10mila euro nel bilancio che verrà approvato la prossima settimana e questi, saranno soldi del Comune che verranno utilizzati per integrare i buoni spesa: pronti qualora ce ne fosse bisogno, ad apportare qualsiasi variazione nel bilancio se i fondi per i bisognosi non dovessero bastare.
La mia priorità in questo momento è quella di non abbandonare i cittadini.
Alla luce di tutto, non posso che ringraziare tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio per l’incessante e proficuo lavoro svolto in queste settimane, il Dipartimento di Prevenzione della Asl con il quale sono stato e continuo ad essere in continuo contatto, ringrazio gli uomini della Protezione Civile per quanto riguarda anche la consegna delle mascherine a domicilio.
Ringrazio le associazioni che operano sul territorio di Carpineto: l’Ente Palio che ha autonomamente cucito più di mille mascherine, ringrazio la parrocchia per la consegna dei pacchi della solidarietà, le suore del Carmelo di Sant’Anna per la donazione di moltissime mascherine.
Ringrazio anche Confagricoltura Latina che ci ha donato 300 mascherine FFP2, ringrazio la Proloco che si è fatta promotrice della lodevole iniziativa “il carrello della solidarietà” destinata alle famiglie in difficoltà.
Ringrazio le tantissime associazioni sportive, culturali e di volontariato che hanno collaborato mostrando uno spiccato senso di solidarietà.
Concludendo, aggiungo con orgoglio che tutti i cittadini di Carpineto, in questa situazione di emergenza, hanno dimostrato un grande senso di appartenenza alla comunità e un grande cuore verso tutte le famiglie bisognose. Insieme ce la faremo!!!!».