Montelibretti. In centinaia al campo sportivo di Borgo Santa Maria per l’estremo saluto a Riccardo Ranuzzi

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MONTELIBRETTI – Erano in tantissimi oggi, 16 Settembre, presso il campo sportivo di Borgo Santa Maria, dove si sono svolte le esequie del giovane Riccardo Ranuzzi, il 24enne tragicamente morto carbonizzato nell’incidente stradale di Sabato scorso sulla Salaria.

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Allo stadio c’era forse un migliaio di persone. I genitori, il fratello Renato, la fidanzata Annalisa, gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro… i compagni delle squadre sportive di Riccardo, dal Volley Montelibretti al calcio dell’Asd Borgo Quinzio.
I Carabinieri, colleghi del papà Alberto, ed ancora tantissime persone che Riccardo non l’hanno mai conosciuto, ma che hanno voluto essere presenti all’ultimo saluto per un ragazzo dalla faccia pulita che certamente avrebbe meritato una vita piena di felicità. In molti hanno raggiunto Borgo Santa Maria da Fara Sabina e da altri comuni del Reatino, dove Riccardo era conosciuto e stimato.

Da sabato il suo profilo facebook è stato ininterrottamente invaso da messaggi di cordoglio, di sgomento, di incredulità, di saluto e poi di scuse per non aver potuto esserci oggi…

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Il nostro mestiere è dare notizie. Per molti si tratta di una professione affascinante. E lo è! È una professione che può fare solo chi ne è innamorato veramente…

Dare notizie. Ne diamo tante. Di qualsiasi tipo.
Ci sono quelle che ti lasciano indifferente. Ci sono quelle che dai perché… le devi dare.
Poi ci sono quelle che non puoi non dare… Ce ne sono alcune che alla sera, le hai già dimenticate.

Un tipo di notizie, i suicidi, abbiamo scelto di non darle mai… Non fanno bene a nessuno, tranne forse ai maniaci. Ed anzi fanno male a quelle persone deboli che nel gesto estremo altrui trovano il coraggio per una drammatica emulazione…
Altre notizie invece che ti segnano.
Sono quelle che riguardano la scomparsa di persone piene di vita, strappate incredibilmente alla loro esistenza terrena.
Una di queste è senz’altro Riccardo Ranuzzi. Mai visto né conosciuto.

Ti arriva la notizia in redazione. Storci la bocca. Potrebbe essere tuo figlio.
Poi corri su facebook, cerchi il suo profilo, ti fermi a guardarne il primo piano…

Ci sono quelle persone che, al di là delle caratteristiche morfologiche del viso, ti trasmettono energia, positività… voglia di vivere.

Riccardo era senz’altro una di queste.

Fai il giornalista. La sua morte, per quanto assurda, è una notizia come un’altra…
Magari fosse così semplice. Riuscire a rimanere distaccati.
A rimanere “indenni” da quell’angoscia che ti prende, che ti incupisce, e monta dentro di te fino ad esplodere in un apparentemente insignificante: «Perché?».
Poi pensi alle sue persone care…
A quelle persone che l’energia che gli hai letto negli occhi, l’hanno vista crescere, a quelle persone che se ne sono innamorate, a quelle che l’hanno vissuta… e condivisa…

Ti chiedi quale mano perversa sia stata capace di disegnare simili, tragici, destini…

Poi arriva un’altra notizia. Ti ci butti dentro nel vano tentativo di “cancellare” la precedente…
Ma non ci riesci.
Intanto la “notizia va”. La leggono in migliaia…
Passano le ore e continui a non riuscire a non pensare a quella tragedia.
Pensi ai genitori, al fratello, alla fidanzata…
È quello il momento in cui tornano i dubbi e ti chiedi se davvero è così bello ed affascinante fare questa professione.

Un boing ti avverte che è arrivata una email.
È del Maresciallo Comandante della Stazione Carabinieri di Montelibretti: «…Con la presente, le chiedo di rimuovere la foto che riprende l’auto in fiamme. La richiesta mi è pervenuta dal genitore dato che in quelle fiamme vi era avvolto il figlio…».

Non finisci nemmeno di leggere la email… La foto con l’auto in fiamme è tolta…
Non ti fai domande. Non ti viene di farle. Cerchi un’altra foto: al diavolo il montaggio…

Poi ti prepari all’epilogo… quello di oggi. Ormai hai abbandonato l’idea che ci si possa liberare dall’angoscia.
Speri che accada il giorno delle esequie. Oggi appunto…
Rip Riccardo! Aiutaci tutti da lassù…

Giulio Iannone