Stagione Teatrale 2018-2019
al “Vittorio Veneto” di Colleferro.
In cartellone cinque spettacoli
assolutamente da non perdere
COLLEFERRO – Nel corso di una apposita conferenza stampa – che si è tenuta presso l’Aula consiliare del Comune di Colleferro – l’Amministrazione ha presentato la Stagione Teatrale 2018/19 del Teatro comunale “Vittorio Veneto”.
Primo spettacolo Domenica 25 Novembre alle ore 18:30 con “Squalificati”; ultimo Sabato 9 Marzo alle ore 21 con “Boomerang”.
Tra gli estremi, tre appuntamenti, due “classici” ed un “concerto-spettacolo” dedicato a Gabriella Ferri: si tratta di “Miseria&Nobiltà” (Domenica 9 Dicembre, ore 18:30), “Perché non canti più…” (Domenica 13 Gennaio, ore 18:30) e “L’Avaro” di Molière (Domenica 3 Febbraio, ore 18:30) [qui il cartellone completo •>].
Un programma vario e molto interessante che recupera un “classico” “perso” nella scorsa stagione teatrale, conferma l’appuntamento di successo con il “concerto-spettacolo” e propone due “contemporanei”: un attualissimo testo teatrale del catalano Pere Riera, ed una commedia divertente e scorretta firmata da Angelo Longoni che si snoda durante una veglia funebre.
Un palinsesto variegato e di qualità che non mancherà di coinvolgere gli appassionati e non solo, anche a giudicare dalle prevendite degli abbonamenti che hanno nel frattempo già raggiunto i livelli di vendita finale dello scorso anno.
Evidentemente la collaborazione con Atcl (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) conferma la sua validità nel proporre spettacoli che poi consentono alle varie amministrazioni comunali di articolare cartelloni “personalizzati“ ad opera del Dipartimento cultura dell’Ente, nel caso specifico curato direttamente dal Sindaco Pierluigi Sanna che com’è noto ha mantenuto per sé la delega al ramo.
«Sono certo che anche la prossima stagione teatrale, di assoluta qualità, incontrerà il favore dei cittadini ‑ ha affermato il Sindaco Pierluigi Sanna in conferenza stampa ‑ ci aspettano grandi attori d’importanza nazionale e gli spettacoli inseriti nel palinsesto saranno in grado di avvicinare al teatro anche un pubblico diverso da quello tradizionale.
Il Teatro Vittorio Veneto si conferma ancora una volta protagonista.
Anche quest’anno il programma degli spettacoli è stato realizzato con la collaborazione con Atcl, una collaborazione che si è andata nel tempo sempre più rafforzando e che consente ogni anno di avere un palinsesto di sicuro interesse artistico» (nel video di seguito l’intervento completo).
«Nomi eccellenti nel cartellone della nuova stagione teatrale del Teatro Vittorio Veneto – ha commentato Luca Fornari Ad di Atcl – con titoli in tournée nei più grandi teatri italiani a dimostrazione dell’alta qualità della proposta artistica, con prezzi contenuti facilmente accessibili al pubblico, grazie alla collaborazione con il Comune di Colleferro. In questo senso Atcl svolge un’attività di sostegno e coordinamento concordato con le amministrazioni locali sostenuto dal finanziamento del Mibac e della Regione Lazio» (nel video di seguito l’intervento completo).
Abbonamento a tutti gli spettacoli (5) • INTERO 60€ • RIDOTTO 50€
BIGLIETTO | Intero | Ridotto |
Platea | 18€ + 2€ (prev.) | 15€ + 1,50€ (prev.) |
Galleria | 16€ + 1,50 (prev.) | 13€ + 1€ (prev.) |
Gli abbonamenti possono essere acquistati secondo questo calendario:
15‑16‑22‑23 Novembre dalle ore 15.30 alle ore 19.30;
sabato 17 e sabato 24 Novembre dalle ore 09.00 alle ore 13.00.
I biglietti potranno essere acquistati il giorno dello spettacolo e quello precedente dalle ore 15.30 alle ore 19.30 e fino all’orario di inizio dello spettacolo.
Tel. 06 978 10 15
email: teatrocomunalecolleferro@gmail.com
TEATRO VITTORIO VENETO
Stagione 2018/2019
IL CARTELLONE
25 Novembre ore 18.30 SQUALIFICATI testo di Pere Riera traduzione di Inés Rodriguez e Joan Negrié con Stefania Rocca, Andrea De Goyzueta e Fabrizio Vona regia Luciano Melchionna |
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9 Dicembre ore 18.30 MISERIA&NOBILTÀ dal testo di Eduardo Scarpetta regia Michele Sinisi scritto con F. M. Asselta con D. Acquaviva, S. Braschi, G. D’Addario, B. Ricci, G. Eugeni, F. Gabucci, C. Masella, S. Medri, G. Mingucci, D. Paternoster, M. Sinisi |
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13 Gennaio ore 18.30 PERCHÉ NON CANTI PIÙ… SYRIA concerto‑spettacolo per GABRIELLA FERRI Ideato da Pino Strabioli e Cecilia Syria Cipressi Direzione musicale Davide Ferrario e Massimo Germini |
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3 Febbraio ore 18.30 L’AVARO di Moliére adattamento e regia Ugo Chiti con Alessandro Benvenuti |
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9 Marzo ore 21.00 BOOMERANG testo e regia Angelo Longoni con (ordine di apparizione) Roberto Ciufoli, Simone Colombari, Eleonora Ivone, Amanda Sandrelli |
Teatro Vittorio Veneto Colleferro Stagione 2018‑2019
25 Novembre ore 18.30 • SQUALIFICATI
di Pere Riera
traduzione di Inés Rodriguez e Joan Negrié
con Stefania Rocca, Andrea de Goyzueta e Fabrizio Vona
regia Luciano Melchionna
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvio teatro
in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2018
La giornalista più prestigiosa del paese affronta l’intervista più difficile della sua carriera: un faccia a faccia con il Presidente del governo, presumibilmente coinvolto in un crimine aberrante. L’astuto segretario stampa del presidente farà tutto il possibile per convincere l’intervistatrice a dubitare di se stessa. Conosceremo finalmente la verità?
“Tener duro e non perdere la calma”
“E neanche la Dignità” (se possibile)
“Questa è la chiave”
Note di regia
Un gioco raffinato, una partita a scacchi esclusivamente tra re, cavaliere e torre avversaria tra declinazioni di potere, strategie prive di scrupoli e il giudizio calato dall’alto, con chirurgico e amabile cinismo, da parte di chi afferma sia impossibile sporcarsi le mani. II tutto condito da accuse di molestie, ambiguità, rovesciamento delle dinamiche e dei ruoli, ricatti e amletiche scelte tra carriera e famiglia. La politica e i mass media a confronto: chi si salverà?
Chi riuscirà a dimostrare a a far credere di essere immacolato?
Dove il male, dove 1 bene in questa giungla ormai priva di riferimenti e valori, dove l’unico criterio valido, tra scivolate e colpi bassi e Ia selezione naturale e dove la sopravvivenza dei prescelti e delegata a qualche voto in più e allo share? Come riuscire a portare a termine la partita e magari vincere onestamente, senza per forza finire nella categoria ‘onnivora’ degli ‘squalificati’?
Ai posteri l’ardua sentenza? No.
Sta a noi, qui e ora, scegliere di ricominciare a rispettare le regale, così da non sentirci per il resto della vita dei bluff. Collusi oltretutto. Vittime e carnefici di se stessi, prima di tutto.
9 Dicembre ore 18.30 • MISERIA&NOBILTÀ
dal testo di Eduardo Scarpetta
regia Michele Sinisi
scritto con Francesco Maria Asselta
con Diletta Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D’addario, Bruno Ricci, Giulia Eugeni, Francesca Gabucci, Ciro Masella, Stefania Medri Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Michele Sinisi
scene Federico Biancalani
direzione tecnica Rossano Siragusano
costumi GdF Studio
Assistente ai costumi Arman Avetikyan
Aiuto regia Domenico Ingenito, Roberta Rosignoli
Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
Miseria&Nobiltà spettacolo finalista premio Hystrio Twister 2016
Michele Sinisi premio ANCT ‑ premio della critica 2016
Tratto dal testo di Eduardo Scarpetta e reso celebre dal film del ’54 di Mattoli con Totò, Miseria&Nobiltà è uno dei classici della tradizione napoletana e italiana.
Reinterpretando nuovamente un vera e proprio mito della modernità, Michele Sinisi ci racconta una storia tipicamente italiana, capace di essere attuale e autentica sia dentro che fuori la scena.
La vicenda, ormai nota, e quella di un povero squattrinato che costretto a vivere di espedienti per rimediare a fatica un tozzo di pane, dà vita a una fitta tessitura di trovate dialogiche e di situazioni che rappresentano a summa dell’arte attoriale italiana e di quanto di meglio la storia del teatro (in particolare quella napoletana) abbia prodotto nel tenere il pubblico inchiodato alla sedia.
Lo scrivano Felice Sciosciammocca e il suo amico Pasquale sono due poveracci che vivono alla giornata. Senza uno spicciolo in tasca e affamati, i due amici e le loro famiglie vengono ingaggiati dal marchesino Eugenio perché si fingano suoi nobili parenti presso la casa del futuro suocero, un cuoco arricchito, con lo scopo di strappare il consenso al matrimonio. Colpi di scena ed equivoci renderanno le cose più complicate e nulla andrà secondo i piani.
Nella messa in scena di Sinisi, la farsa di Scarpetta si libera dalla parlata napoletana e con l’uso di diversi dialetti gioca a rappresentare realtà e finzione facendo leva sulle suggestioni evocate da questo testo. La scena volutamente scarna e cupa della prima parte con i suoi personaggi in tuta, magliette usurate e leggins, lascia spazio aDa sorpresa dell’allestimento del secondo tempo, pensato dallo scenografo Federico Biancalani con sfarzo solo apparente, dove un lampadario a prima vista sontuoso si rivela poi fatto di cucchiai e mestoli.
Come una canzone pop il cui ritornello potrebbe essere ripetuto alI’unisono da tutta la platea, i dialoghi e le scene di Miseria&Noblltà sono un vero e proprio collante sociale, la ripetizione di un rito collettivo che unisce e diverte. Questo avviene senza dimenticare il lascito del cinema e la potenza espressiva che questo veicola, il grande schermo bianco che compare in scena ne e la prova piU efficace. Si aderisce all’originale si, ma tradendolo continuamente, in un gioco continuo di partiture teatrali.
Miseria&Nobiltà ritorna a quel testo del 1888 solo riscoprendosi rito nell’oggi con una straordinaria squadra di attori che s’impossessano della scena. Dice Sciosciammocca nell’ultimissima battuta della storia “Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento.” Miseria&Nobiltà del mestiere del vivere recitando.
13 Gennaio ore 18.30
SYRIA – PERCHÈ NON CANTI PIÙ…
concerto‑spettacolo per GABRIELLA FERRI
Ideato da Pino Strabioli e Cecilia Syria Cipressi
Con a supervisione di Seva, figlio di Gabriella
Direzione musicale Davide Ferrario e Massimo Germini
Costumi Lori Girgenti/Cecilia Syria Cipressi
Produzione Mauro Diazzi
«Da una valigia rossa è nato un libro‑album dove ho raccolto scritti, disegni, appunti, scarabocchi, lettere e pensieri di Gabriella.
Quella valigia mi è stata data da suo marito e da suo figlio.
In quella valigia ho rovistato per intere notti e interi giorni, accatastati, sparsi, mischiati c’erano e ci sono ancora fogli di carta colorati e in bianco e nero.
Ho incontrato Syria in un ristorante di Trastevere e mi ha dichiarato la sua passione per Gabriella. Abbiamo pensato di provare ad aprirla insieme quella valigia per farla diventare suono e voce.
Stiamo sparpagliando le note e le canzoni che Gabriella amava di più e le stiamo mischiando ai Suoi pensieri. Sara un cantare recitando o un recitar cantando.
Un concerto, un racconto.
In molti me l’hanno chiesta in prestito quella valigia rossa, l’ho sempre tenuta stretta.
Syria ha nella voce e nel cuore quei pezzetti di Roma che sapranno dove portarla, dove aprirla, dove lasciarla cantare e raccontare.
Buon viaggio».
Pino Strabioli
3 Febbraio ore 18.30 • Alessandro Benvenuti
L’AVARO
di Molière
adattamento e regia di Ugo Chiti
con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Ciotti, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti
produzione ARCA AZZURRA TEATRO, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di San Casciano V.P.
Amaro e irresistibilmente comico, un’opera di bruciante modernità… L’avaro molieriano riesce a essere un classico immortale e nello stesso tempo a raccontarci il presente senza bisogno di trasposizioni o forzate interpretazioni.
Dopo il successo del nostro “Malato Immaginario” ‑ votato dal pubblico del teatri toscani, come miglior spettacolo della stagione 2014‑15 ‑ scegliamo ancora una volta Molière, ancora una volta nell’adattamento sempre rispettoso e spesso illuminante di Ugo Chiti, e aggiungiamo, nella parte del protagonista Arpagone, la grande cifra attoriale di Alessandro Benvenuti, al quale ci legano, oltre che una solida amicizia di lunga data, esperienze comuni di grandissimo spessore e successo quali il Nero Cardinale e una sempre piU intensa attività di produzione dei suoi spettacoli.
Con questo lavoro Ugo Chiti riprende il ricco filone di riscritture di classici per Arca Azzurra che ha visto messe in scena di grande impatto e di straordinario successo a partire dai due testi tratti dal Decarneron di Boccaccio, fino alla Clizia Machiavelliana, e ai testi su l’Amleto e la Genesi, lavori che costituiscono vere e proprie punte di diamante nella storia della compagnia.
Chiti innesta le vicende del grandi classici nel linguaggio, forte, crudo, e a volte comicissimo che gli è proprio e che diventa tutt’uno con le sue regie, scavando al fondo delle psicologie dei personaggi anche grazie alla assoluta corrispondenza dell’uso che fa della parola teatrale con il procedere delle sue messe in scena, del suo lavoro con gli attori, da quelli che hanno con lui una storia ormai più che trentennale ai giovani che di volta in volta sceglie per i suoi personaggi e che sa inserire mirabilmente in questo contesto di forte conoscenza e solidarietà tutta teatrale tipica dell’Arca Azzurra.
E anche nel caso di questo Avaro molieriano, anche grazie all’apporto del “primattore” Benvenuti, pur seguendo con grandissimo rispetto la vicenda, i tempi e la lettera del grande classico, il testo della riscrittura si plasma e si radica nel corpo degli attori della compagnia che del lavoro con il loro dramaturg fanno ancora la principale e la più intensa delle loro esperienze.
9 Marzo ore 21 • BOOMERANG
Testo e regia di Angelo Longoni
con in o.a. Roberto Ciufoli, Simone Colombari, Eleonora Ivone, Amanda Sandrelli produzione Pragma
Un casolare in campagna.
I componenti di una famiglia bloccati a causa di una grande nevicata. Due giorni in attesa di poter celebrare il funerale del padre patriarca. Il passato che riemerge attraverso inattesi e comici scontri.
Una storia che affronta temi attuali e toccanti attraverso le contraddizioni delI’essere umano.
I segreti, le parole o le azioni del passato a volte ritornano minacciosi, proprio come un boomerang scagliato molto tempo prima e gli effetti dannosi innescati diventano reali nel presente. Ciò vale ancora di più quando questi effetti riguardano la principale istituzione della nostra società borghese: la famiglia.
Boomerang è una commedia divertente e scorretta che si svolge durante una veglia funebre forzata e prolungata e che va a colpire gli stereotipi del perbenismo famigliare sfociando in un caos irriverente tipico della black comedy.
I componenti della famiglia sono tutti portatori di un problema che confligge con I problemi e con le necessità degli altri e ognuno di loro ha un interesse derivante dalla dipartita dell’anziano padre. Così si confondono interessi economici e sentimentali, rancori dell’infanzia con segreti attuali, tradimenti e bugie, affetti e insofferenze.
La famiglia diventa così molto simile al paese in cui viviamo, i difetti del microcosmo sono metaforicamente estendibili a quelli della società, e l’individualismo prende il sopravvento sul bene comune.