Droga proveniente direttamente da Roma ceduta anche a minori davanti le scuole. Operazione Tsunami dei Carabinieri. 21 arrestati tra i 19 ed i 30 anni

ROMA | VITERBO – “Tsunami” è il nome in codice della vasta operazione dei Carabinieri condotta dalle prime ore di oggi, 2 Novembre, ad opera di oltre 150 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo in collaborazione con i colleghi dei Comandi Provinciali competenti territorialmente.
All’operazione – che ha portato all’arresto di 21 persone ed alla perquisizione domiciliare di 28 abitazioni – hanno preso parte anche quattro unità cinofile del Nucleo di Santa Maria di Galeria, tre equipaggi della Compagnia Intervento Operativo dell’8° Reggimento Carabinieri Lazio ed un equipaggio del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare.
Le 21 ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Viterbo dr. Stefano Pepe, su richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica – Pm Paola Conti, nei confronti di altrettanti destinatari responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro di un radicato ed esteso traffico di sostanze stupefacenti.
Tra le 21 persone arrestate – ora tutti ai domiciliari – figurano 18 italiani di Viterbo, due egiziani ed un romeno, tutti con età compresa tra i 19 ed i 30 anni e domiciliati nei comuni di Roma, Ronciglione, Caprarola, Capranica, Sutri e Bracciano.
I particolari dell’intervento, che ha permesso ai Carabinieri di disarticolare un vasto giro di droga tra i giovani, anche minori, di alcune zone della provincia viterbese meridionale, sono stati illustrati questa mattina – in un’apposita conferenza stampa – dal Comandante del Nucleo Provinciale dei Carabinieri di Viterbo, Colonnello Mauro Conte, e dal Comandante la Compagnia Carabinieri di Ronciglione, Maggiore Scotti.
L’indagine è partita “per caso”, l’anno scorso, in seguito alla denuncia per maltrattamenti inoltrata dai genitori residenti a Ronciglione nei confronti del figlio 25enne che venne arrestato.
La perquisizione effettuata in quella casa infatti portò al ritrovamento di 6 panetti di hashish per un peso complessivo di 2 chilogrammi più vario materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione, due coltelli a serramanico e un tirapugni.
Le successive indagini hanno consentito agli investigatori di portare alla luce un fiorente traffico di droga proveniente da alcuni quartieri di Roma – Monte Spaccato e Primavalle – e da Bracciano, verso Ronciglione.
L’estremità inferiore della “filiera” – i consumatori finali – erano giovani e giovanissimi, anche minorenni, frequentanti gli istituti scolastici superiori della stessa Ronciglione, ma anche di Caprarola, Capranica, Sutri e Bracciano.
Tra i “fornitori” anche un negozio di ortofrutta di Ronciglione, gestito da due fratelli egiziani.
La droga veniva acquistata, a volte, al momento della richiesta. Era così possibile anche offrire il servizio al domicilio del richiedente tramite “microcorrieri” – una sorta di “pony express”.
Il Maggiore Carlo Scotti ha tenuto a precisare che «era arrivato il momento di intervenire massicciamente contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti che nelle stesse zone, in tempi recenti, avevano fatto registrare tre decessi per overdose…», con riferimento ai due cugini di Barbarano e Marco Cipra di Sutri.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche spiegato che le indagini, durate oltre sei mesi, sono state condotte coniugando vecchie e nuove tecnologie investigative, consentendo di giungere anche al sequestro di colture di funghi allucinogeni, di involucri di cocaina ed ovuli di hashish, più pratici da trasportare.
Tra l’altro l’effetto devastante dell’“Operazione Tsunami” non sembra essersi esaurito con gli odierni arresti…