Dopo 100 anni è tornato a vivere l’“Inferno di Dante” (1910) della Helios Film di Velletri [Foto]

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VELLETRI (RM) – Sabato scorso, 30 Agosto, presso la sede di Ipassi Studio di Via Contrada Comune, è stato proiettato il film “L’Inferno” di Dante.

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L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco Velitrae e da Ipassi Studio.

«Sono molto grata a Francesco Bartoli per aver accettato di inaugurare attivamente questo spazio creativo che è Ipassi Studio, con un film girato cento anni fa qui a Velletri, da una casa cinematografica, la Helios Film di Velletri. Il film diretto nel 1910 da Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo è una delle prime pellicole della storia del cinema, che ha sperimentato effetti speciali in chiave moderna e che ha contribuito senz’altro a suo tempo a far conoscere la nostra città a livello mondiale, uscì con grande successo nel gennaio 1911 oltre che in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Ungheria anche negli Stati Uniti. A lungo è rimasto nascosto negli archivi della Filmoteca Vaticana, ritrovato e restaurato su progetto della Bayer e dal regista Ettore Pasculli è per noi della Pro loco e per voi qui presenti un impegno a ricordare quanto è stato realizzato» ha commentato a inizio serata Anna Morsa presidente della pro loco Velitrae.

«Qualcuno ha detto se non sai dove stai andando, girati per vedere da dove vieni. Se ci giriamo e guardiamo alla nostra città, ai suoi monumenti e a quanti l’hanno vissuta, amata, valorizzata abbiamo credetemi molto da apprezzare e da ricordare», ha continuato la presidente dopo aver salutato i presenti e ringraziato il prof. Marco Nocca per la presentazione del film “L’Inferno”.

Il film, racconta il prof. Nocca, è stato restaurato e musicato con 23 inquadrature e 18 didascalie, con la traduzione dei testi tedeschi originali recitata in italiano. Il film venne prodotto dalla piccola casa di produzione la Helios film, per battere sul tempo la produzione colossale della Milano Films di un film analogo, ma di maggior impegno e durata. Così il film riuscì ad arrivare nelle sale tre mesi prima e sfruttò la grande attesa che nel frattempo si era creata tra il pubblico. L’impresa di portare Dante sugli schermi è pensata dalla Milano film tre anni prima, opera colossale,con centomila lire di costo, ma con grandi effetti speciali grazie all’illusionista francese Georges Méliès. La piccola casa velletrana riesce nell’impresa di produrlo in soli tre mesi e lo affida alla Frieda, la donna che sfida l’industria cinematografica americana, (Trust di Edison) come intitola nel 1909 il Moving Picture World, prestigiosa rivista cinematografica dell’epoca.

La cantica dantesca è ricostruita negli episodi principali : la selva oscura, la visione di Beatrice, la traversata dell’Acheronte, Paolo e Francesca, Minosse, Farinata degli Uberti, gli usurai sotto la pioggia di fuoco, Ulisse, Pier delle Vigne, il conte Ugolino, e Lucifero che sbrana Giuda.

La Helios Film viene fondata probabilmente nel 1908 da un gruppo di professori del locale Istituto Tecnico a seguito di una visita nel 1901 di uno dei fratelli Lumieres a Velletri in compagnia della pittrice Juana Romani e dopo l’apertura nel 1907 del primo cinema, “ l’Universale”.

A guidare la Helios un nobile locale, il principe Ginnetti. Nel 1912 viene fondata la “Volsca” con studi situati accanto alla chiesa di Sant’ Antonio costantemente illuminata dal sole, unica fonte di illuminazione dell’epoca.

La produzione si fermerà con la Prima Guerra Mondiale quando l’avvocato Gioacchino Mecheri, patron della Volsca donerà gli antichi studi ad un orfanotrofio. Negli stessi anni ad Albano è attiva la Psiche forse in qualche maniera collegata alla Helios. Di certo la Helios e la Psiche arriveranno a sfidare la grande produzione mondiale mettendo in scena l’Inferno di Dante Alighieri con un successo in tutto il mondo. Il ventidue gennaio 1911 il “Nuovo Censore”, settimanale di Velletri, dedica le prime due pagine all’evento dell’anno: l’uscita nelle sale cinematografiche di Visioni dell’Inferno. Al centro della pagina una foto di una donna giovanissima dagli occhi vivaci, Frieda Klug ventidue anni, la distributrice mondiale della Helios film. Il poema dantesco fu determinante nella nascita di una cinematografia “alta” italiana, portando vere e proprie rivoluzioni nel mondo cinematografico dell’epoca.

Il pubblico poi intervenuto ha molto apprezzato l’iniziativa, augurando a Francesco Bartoli, (artista con più di 14 anni di esperienza all’estero nel settore delle arti visive, della fotografia e della video creazione. Tra i suoi riconoscimenti vi sono due premi d’arte nazionali in Spagna, la partecipazione alla 54ª Biennale di Venezia e le collaborazioni con gli Istituti Italiani di Cultura di Madrid(Spagna) e Bogotà(Colombia) e alla Pro loco Velitrae di condividere ulteriori proposte culturali di altrettanto livello. Tra i presenti il dott. Sandro Bologna, presidente dell’ass.ne Velletri 2030, il prof.Angelo Marinelli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Velletri sud – est, lo scenografo – regista Vladimiro Sist, dott. Umberto Savo, il prof. Luciano Baietti.
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