Colleferro. Successo per il Presepe Vivente nei rifugi, oltre 1700 presenze registrate (FOTO)
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COLLEFERRO (RM) – Ancora un grande successo per il Presente Vivente nei Rifugi cittadini, messo in scena nei giorni scorsi. Oltre 1700 sono state, infatti, le presenze registrate nei quattro pomeriggi in cui la tradizionale rappresentazione della Natività e della vita ai tempi di Gesù è stata allestita negli storici rifugi antiaerei.
Il boom di presenze, oltre al giorno dell’inaugurazione effettuata dal sindaco Mario Cacciotti con il consigliere Mario Del Prete, si è avuto naturalmente nella giornata di domenica nella quale, oltre ai tanti colleferrini che sempre accorrono per vedere l’insolito presepe, ci sono stati tanti visitatori provenienti dai paesi del circondario, attirati dalla particolarità dell’evento, che è curato nei minimi dettagli.
I figuranti, oltre un centinaio di volontari di ogni età, alcuni dei quali si sono alternati nelle quattro giornate, hanno rappresentato ben 36 quadri, sparsi lungo gli 800 metri del percorso realizzato nei sotterranei.
«Questa iniziativa riscuote sempre molto successo – dice il sindaco Mario Cacciotti – ed è merito certamente dell’insolito e particolare luogo nel quale il presepe viene rappresentato ma soprattutto della bravura dei volontari che lo realizzano, del loro paziente lavoro per mettere in scena una rappresentazione che è così ricca di creatività, di significato e di magia».
«I visitatori ne sono stati affascinati – aggiunge il consigliere Del Prete –. Ho notato che molti sono rimasti colpiti in modo particolare dai quadri in cui la rappresentazione era sceneggiata in modo da renderla ancora più reale, come nella Locanda e dal Fornaio dove gli avventori recitavano in modo assai convincente il loro ruolo e dove il pane veniva cotto davvero ed offerto ai viandanti. Molto apprezzato, per le suggestioni prodotte dal verso dei gabbiani, anche il quadro dei Pescatori. Ogni anno si cerca di aggiungere qualche particolare in più e devo dire che tutti i figuranti sono stati bravissimi nell’interpretare i loro personaggi».
Suoni, profumi, rumori di un tempo sono stati vissuti dai visitatori che hanno scelto di inoltrarsi nei cuniculi sotterranei, trasportati in un altro mondo già dai primi passi, quando accolti dal suono delle cornamuse iniziavano il cammino alla scoperta dei tanti personaggi sparsi lungo la via, dalle donne intente a tessere o a cardare la lana, dal fabbro, al cestaio, al tintore, la cui attività era così attrattiva da indurre diversi bambini a mettere “le mani in pasta” anche loro, per aiutarlo nel suo antico lavoro. Le visite sono state inoltre rallegrate dalle dolci melodie natalizie eseguite da cantori e suonatori, per rendere ancora più suggestiva una manifestazione di così grande rilievo, motivo di orgoglio per tutta la città.