Colleferro Scalo. Don Christian Medos racconta “una storia lunga 100 anni e un po’ di più” sulla “chiesetta” di San Gioacchino. A Natale inizia il Giubileo
COLLEFERRO SCALO – Ci piace proporre ai nostri lettori un articolo a firma Don Christian Medos – pubblicato sul 109-Dicembre 2022 della rivista “Ecclesia in c@mmino” edita dalla Diocesi Suburbicaria Velletri-Segni – dedicato ai cento anni della consacrazione della Chiesa di San Gioacchino a Colleferro Scalo.
La storia che vi raccontiamo inizia più di cento anni fa, (metà ‘800 circa), in un piccolo centro abitativo, Segni-Scalo, un quartiere sorto intorno alla stazione ferroviaria di Segni-Paliano e ad uno zuccherificio appartenente alla Società Valsacco, che faceva parte, però, del territorio comunale di Valmontone.
Nel 1899 venne approvato il progetto di costruire una Chiesa, una canonica e una scuola, poiché si credeva che il nuovo centro, Colleferro, si sviluppasse a partire da questo primo nucleo, che era diventato già l’abitazione di ferrovieri e operai, prima per lo zuccherificio (che fallì intorno al 1904) e dal 1912 in poi, per la polveriera fondata da Bombrini Parodi Delfino; tuttavia questo progetto non fu portato a compimento così come era stato pensato inizialmente.
Nonostante ciò gli abitanti, a inizio ‘900, chiesero aiuto al Pontefice, che allora era Papa Leone XIII, tra l’altro conoscitore di quei luoghi, poiché originario di un paese non lontano, Carpineto Romano. Fu proprio lui a incitare la costruzione della chiesa contribuendo anche con una donazione, la cui documentazione è conservata nell’archivio diocesano, che gli valse la titolazione della chiesa al santo di cui portava il nome, San Gioacchino. Dopo poco i lavori si interruppero per mancanza di fondi e ripresero solo a seguito della Grande Guerra; infatti nel 1921, grazie all’operato di un caparbio sacerdote, Don Camillo Cavallucci, il quale convinse il vescovo Angelo Sinibaldi e la popolazione a proseguire la costruzione della piccola chiesa, l’opera fu completata nel 1923, consacrata e aperta al pubblico il 16 agosto dello stesso anno, (allora festa di San Gioacchino).
Dagli ‘30 del ‘900 in poi lo Scalo diventò un quartiere periferico della nuova cittadina di Colleferro (eretta giuridicamente nel 1935), disegnata da Morandi, che si sviluppò sul versante opposto, intorno alla cementeria e alla polveriera Bpd.
Il tempo scorre veloce e questo piccolo quartiere rimane brulicante di persone, che vivono come una grande famiglia; di persone ne passano molte, tante sono ancora lì, tante sono solo di passaggio. Tante fanno la storia in questo piccolo borgo che assomiglia ad un piccolo paesino.
Si giunge agli anni ‘90, momento in cui lo Scalo subisce un largo ridimensionamento della popolazione a causa sia dell’inquinamento (causato dalle fabbriche vicine, da un inceneritore e anche di una discarica non molto lontana), che della ricerca di appartamenti più confortevoli che nascono nella città oltre il ponte.
Intorno ai primi anni 2000, il quartiere comincia a ripopolarsi di extracomunitari, inizialmente perlopiù musulmani, i quali costituiscono una vera e propria comunità che pian piano si integra con la popolazione del luogo e si sviluppa; e via via continuano a giungere da tutte le culture ed etnie: Filippine, Est-europeo, Africa, America Latina…
Ecco questo piccolo quartiere diviene un centro multietnico fatto di persone semplici, capaci di accogliere e far sentire a casa tutti, pur con le umane fragilità. Ad oggi è proprio questo il clima che si respira: un clima di accoglienza e di fraternità, in modo speciale tra la comunità parrocchiale e la comunità islamica.
E dunque ora, dopo cento anni dalla consacrazione della chiesetta di San Gioacchino, la comunità si appresta a festeggiare il centenario con l’apertura di un anno giubilare e tanti piccoli altri eventi, pieni di fede e memoria, ma senza stancarsi né smettere di guardare in avanti. E non si tratta di un evento legato solo alla Comunità dello Scalo, ma a tutte la comunità parrocchiali (che sono abitate anche da ex-scaligeri) e dalla comunità civile di Colleferro, che riconosce nel quartiere e nella chiesetta le origini della città, dunque un luogo da valorizzare.
Il solenne Giubileo, indetto per il centenario della Chiesa di San Gioacchino, sarà aperto il giorno 25 Dicembre 2022 con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinal Montenegro presso l’auditorium “Fabbrica della musica” (Colleferro-Scalo) alle ore 18,30.
Il giubileo si protrarrà fino al 26 Luglio 2023 con tante iniziative e occasioni di incontro.
F.to Don Christian Medos