Colleferro. Pronto a partire il primo cantiere di bonifica della Discarica di Colle Fagiolara. Il Sindaco Sanna e l’Assessore Calamita ci anticipano i particolari dell’intervento

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COLLEFERRO – Tra gli eventi previsti a Colleferro per domani, 18 Ottobre, giornata di apertura ufficiale delle celebrazioni per il 90° Anniversario della nascita del Comune di Colleferro (1935-2025), in mattinata, alle ore 11, è prevista anche l’apertura del cantiere per i lavori di bonifica della Discarica di Colle Fagiolara.

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Il programma prevede la presenza del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, dei vertici di Minerva Ambiente – la società consortile che da Giugno 2022 gestisce la discarica – e naturalmente del Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, del Vicesindaco ed assessore all’Ambiente Giulio Calamita, e di altri rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunali.

Ma di cosa si tratta in realtà? Quali operazioni verranno effettuate nel corso di questo primo cantiere, che si prevede abbia una durata di sei mesi per un investimento di 2 milioni di euro (dei 30 stanziati a suo tempo dalla Regione)?

Lo abbiamo chiesto al Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna ed al Vicesindaco nonché Assessore all’Ambiente Giulio Calamita.

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«… Si tratta di un’altra bella notizia – afferma il Sindaco Sanna – un’altra promessa mantenuta, come quella della chiusura. Domani mattina aprendo il cantiere manterremo la promessa che questa discarica sarebbe stata anche bonificata.

La nostra battaglia fu quella ambientale, quella per la chiusura della discarica di Colle Fagiolara che era la più grande del Lazio dopo Malagrotta.
Oggi con la Regione, con gli enti preposti, con tutti coloro i quali, assieme a Minerva, si sono impegnati perché questo lungo percorso, che è iniziato nel 2020 con la chiusura, arrivasse fino ad oggi con l’apertura del primo cantiere che apre di fatto i lavori di bonifica e messa in sicurezza ambientale.

Sono davvero soddisfatto e sono davvero felice per la mia comunità.

Una comunità che ha pagato un grande prezzo dal punto di vista ambientale e che oggi inizia una fase davvero importante sia dal punto di vista dello studio – perché i ragazzi delle scuole e delle università potranno venire a vedere come si bonifica una discarica, come si mette in sicurezza un mostro di queste dimensioni – sia perché tante prospettive si aprono per Minerva che condurrà i lavori, insieme alle ditte appaltatrici, e che potrà qui sviluppare progetti che riguarderanno le energie rinnovabili piuttosto che il recupero, il riuso e tanti altri aspetti che davvero possono essere interessanti per il nostro territorio».

«Questi lavori – ha aggiunto il Vicesindaco Calamita, entrando nel merito – sono dei lavori che hanno una importante rilevanza ambientale, sono il frutto di un lavoro condotto sicuramente da Minerva, con il nostro supporto, ed insieme ai tecnici regionali, che ringrazio tutti quanti per l’impegno che hanno profuso in queste attività, e nascono dall’idea di dividere in due fasi la realizzazione delle attività di chiusura e capping della discarica stralciando una parte dei lavori che sono appunto relativi alle opere che domani di fatto prenderanno il via.

Come molti sanno le attività di capping della discarica sono composte da tantissime fasi, la più famosa è probabilmente quella della chiusura sommitale con poi il posizionamento della terra vegetale ma poi ce ne sono tante altre altrettanto importanti.

Tra queste ci sono delle attività di impermeabilizzazione della discarica che serve ovviamente a non fare entrare le piogge all’interno del sito, quindi ripetendo la produzione di percolato, e poi dopo tutto ciò che fa parte del complesso sistema di captazione e valorizzazione del biogas.

Tutte le discariche essendo diciamo formate purtroppo da rifiuti organici producono dei gas che vengono dispersi in atmosfera se non adeguatamente captati e trattenuti all’interno della discarica.

Questi gas sono climalteranti – parliamo di fatto di metano “sporco”, se così lo possiamo chiamare – che però potrebbero essere valorizzati all’interno di cogeneratori producendo energia e creando di fatto delle risorse economiche per la discarica.

Le attività che verranno realizzate in questi sei mesi sono relative alla impermeabilizzazione di una parte della discarica, alla realizzazione di nuovi pozzi di captazione del biogas ed al relativo convogliamento in un serbatoio e poi alla successiva cogenerazione per produrre energia.

Parliamo di 2 milioni di euro di interventi, finanziati dalla Regione, Lazio che ovviamente si è impegnata nel corso degli anni a far sì che questa discarica potesse essere chiusa nel migliore dei modi, e diventasse un esempio virtuoso di chiusura di un sito delicato come potrebbe essere quello della discarica.

Attendiamo con ansia il completamento di questi lavori, ripeto per motivi sicuramente ambientali – che sono il primo dei nostri pensieri – ma anche per non disperdere il biogas e valorizzarlo dal punto di vista economico.

Quindi al completamento di questi circa sei mesi di attività si chiuderà uno dei pezzi fondamentali della chiusura della discarica, anticipando come dicevo prima delle attività che comunque vanno realizzate e condotte».

Per quanto riguarda gli interventi che verranno effettuati in questo primo “lotto”, va precisato che la discarica è già parzialmente impermeabilizzata e dispone già di un impianto di cogenerazione del biogas estratto da pozzi già esistenti.
In questo primo intervento sono previsti tra l’altro: il ripristino di parte delle condotte del biogas esistenti, la realizzazione di nuovi pozzi di estrazione (vedi foto in alto) nonché l’implementazione di un nuovo cogeneratore, più capace, che convertirà il biogas in energia pulita.