Colleferro. Inaugurata, presso la Sala A. Ripari con il patrocinio del Comune, la mostra di pittura dell’artista anagnino Augusto Orestini [Foto]
COLLEFERRO (RM) – Inaugurata Sabato 4 Marzo, con il Patrocinio del Comune di Colleferro, presso la Sala A. Ripari, la mostra di pittura dell’artista Augusto Orestini. Presenti all’evento il Sindaco Pierluigi Sanna e l’Ass. Sara Zangrilli.
L’artista, nato ad Anagni, ha compiuto gli studi artistici presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma ed è stato per anni insegnante di Educazione Artistica presso le scuole del nostro territorio.
Ha tenuto, con successo, mostre personali e collettive in tante città italiane, ricevendo molti attestati di stima e premi.
Una sapiente scelta espositiva ha saputo esaltare la Sala, pur nel suo assetto minimalista, permettendo così di spaziare in libertà tra le opere dell’artista ciociaro, dove la realtà diviene base della sua pittura, fedele ad una tradizione figurativa che si rinnova continuamente, pervasa da un alone di poesia.
Una mostra da godere con calma, capace di trasmettere energia e sensazioni vibranti , tra studi in bianco e nero e colori in grado di influenzare sensazioni forti.
Sorpresa ed un pizzico di orgoglio nell’ammirare la “nostra” Colleferro, i suoi paesaggi industriali in simbiosi con un campo Rom dove una giovane gitana cavalca con grande naturalezza, o ancora il ponte sull’autostrada dove sfrecciano veloci auto e persone circondati da edifici industriali ed in lontananza valli verdi e monti innevati, la visione del nostro quotidiano.
Il suo olio su tela dal titolo “Le tre età” esprime il passare del tempo: “la bambina , la ragazza e l’anziana lontane nel tempo, ma così vicine nel quadro, quasi a sfiorarsi, par farci riflettere sulla brevità della vita stessa e nel contempo del suo continuo rinnovarsi.
Non mancano opere e personaggi che ci trasportano nel mondo classico, così come si possono ammirare quadri che riflettono le tristi vicende dei nostri giorni , i volti sofferenti dei migranti , la tristezza de “La lucciola ed il cagnolino” ; realtà a volte tragica, a volte leggiadra dove il colore si accende e si espande in sfumature armoniose e colpi di luce che danno forza alla speranza .
Una bella mostra da non perdere assolutamente per entrare nella dimensione di “Una natura di radice classica, spiritualizzata ed universale (Antonio Leoni).
Eledina Lorenzon