Colleferro. In attesa del Bilancio di previsione 2014. Pugni sul tavolo ed emendamenti a go go…

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Colleferro Aula Consiliare
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COLLEFERRO (RM) – Come già annunciato in un altro articolo (•>), Giovedì 16 Ottobre il Consiglio comunale di Colleferro tornerà a riunirsi per votare, tra l’altro, il Bilancio di previsione per l’anno in corso.

Sull’argomento gli spunti critici sono molteplici.

Si potrebbe iniziare dal termine ultimo per l’approvazione di un Bilancio, per finire con la gestione dello stesso da parte dell’Ente Locale, sia in termini di “tempi”, sia, soprattutto, dal punto di vista dell’impiego delle finanze pubbliche…

Farmacia Comunale Colleferro ScaloFarmacia Comunale Colleferro Scalo

Non è difficile comprendere che in ogni Comune, l’Ente Locale finisce per essere una delle più grandi “aziende” che insistono sul territorio. Che si voglia considerare il numero dei dipendenti o che si vogliano valutare le altre attività connesse con la pubblica amministrazione locale – tra coinvolgimento diretto e coinvolgimento indotto – le amministrazioni locali rappresentano un peso significativo nel “Pil” prodotto in un determinato territorio.

Se (come in questo caso) il Bilancio di previsione di un anno finanziario viene approvato a due mesi e mezzo dal termine dell’anno stesso, va da sé che fino a quella data, l’amministrazione comunale è rimasta come… “ingessata”, nelle forche caudine del patto di stabilità che l’ha costretta ad operare sulla falsa riga dei binari percorsi nell’anno precedente. E, nel caso di Colleferro, si consideri che nel 2013 il Bilancio di previsione è stato approvato il 27 Novembre (ad un mese dal termine dell’esercizio)…

Comune di ColleferroLa concessione da parte del Governo di approvare i bilanci comunali così avanti nel tempo, in molti casi, è diventata un comodo alibi per politici e dirigenti di talune amministrazioni pubbliche, tra le quali non abbiamo difficoltà a riconoscere proprio Colleferro. Sotto la copertura di quel comodo alibi, a dispetto di una autoreferenziale “virtuosità”, a quei politici e dirigenti resta lo spazio più che sufficiente per gestire “in proprio” le cose… “più urgenti”, e comunque quelle che, una non meglio identificata linea politica e/o amministrativa, essi stessi decidono di definire tali.

Va anche detto che ci sono Comuni che il Bilancio lo approvano, non il giorno dopo dell’ultima scadenza, ma con sufficiente anticipo… Ci vengono in mente i Comuni di Guidonia (fine Luglio), o di Valmontone (fine Giugno), ma non sono gli unici…

Colleferro evidentemente aveva bisogno di tutto il tempo per poter approntarne uno… “efficace”…

E così, dopo il faticoso ed articolato lavoro dei dirigenti competenti, il Bilancio è stato finalmente preparato per essere messo a far bella figura di sé, o per essere esposto al pubblico ludibrio, giovedì prossimo in aula consiliare.
Come dire che la gestante è pronta a partorire. Il feto è in posizione. Ora manca il travaglio.

Strana coincidenza il fatto che “travaglio” in molte lingue neolatine significhi “lavoro”.
Ed è proprio un bel lavoro il “corri corri” imposto in questi giorni alla Commissione Bilancio, con l’opposizione intenta a produrre emendamenti con i quali si vorrebbero indirizzare diversamente, o con diversi criteri, i pubblici denari, rispetto a quanto proposto dalla maggioranza di governo.

Solo ieri mattina, 9 Ottobre, di emendamenti, l’opposizione ne ha presentati 25, e si è discusso sul termine ultimo per poter presentare gli altri…
La scadenza prevista era oggi (Venerdì 10 Ottobre) alle ore 14, ma i consiglieri di opposizione, d’accordo con il dirigente dell’area finanziaria, miravano ad ottenere una “proroga” per poter consegnare gli emendamenti fino a Lunedì mattina alle ore 8:30 (del resto dal venerdì alle ore 14, al lunedì alle ore 8, in Comune non si lavora…).
La risposta del Presidente del Consiglio Comunale è stata l’anticipazione del termine alle ore 12… sempre di stamattina. Ad ogni buon conto sappiamo per certo che verranno presentati ulteriori emendamenti, prima e dopo tale scadenza…

Va detto che, prima del Consiglio comunale di approvazione, la bozza del Bilancio preventivo che viene messa a disposizione dei Consiglieri comunali per prenderne visione (ed eventualmente proporre emendamenti), di per sé, non è sufficiente.
Sarebbe necessario poter disporre del Peg (Piano esecutivo di gestione) che però, pur essendo pronto (almeno per grandi linee), verrà approvato dalla Giunta comunale solo in un momento successivo rispetto all’approvazione del Bilancio in Consiglio… E quindi, di fatto, non è un documento da poter mettere… in giro…
Se poi, in uno slancio di “generosità”, si decide di rendere disponibile la bozza del Peg per i consiglieri di opposizione, a 20 ore dal termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, allora ne consegue che stanotte, mentre io sono qui a scrivere l’articolo, da qualche altra parte ci sono dei consiglieri intenti a scrivere emendamenti…

Nel caso specifico potremmo addirittura parlare di una “sorta” di “Bilancio partecipato”, dal momento che i consiglieri di opposizione si sono pubblicamente resi disponibili (su facebook) ad accogliere consigli ed indicazioni anche dai liberi cittadini… E con non poco seguito!

facebook-bilancio

Ma tra i retroscena dell’approvazione di un Bilancio preventivo non ci sono solo quelli legati al “mero” fatto economico-finanziario sul quale lavorano i consiglieri di opposizione.
Esistono anche retroscena di tipo “politico” sui quali invece lavorano, anche e soprattutto in queste ultime ore, i consiglieri di maggioranza…

Sì perché se il Consiglio comunale non dovesse approvare il Bilancio, si entrerebbe in una gestione provvisoria della durata massima di due mesi, per poi tornare in Consiglio ad approvarlo. E nel malaugurato caso di una seconda fumata nera, il Consiglio comunale verrebbe sciolto e… tutti a casa.

I più “smaliziati”, tra coloro che ci stanno leggendo, avranno ben capito che è questa la fase più delicata dell’amministrazione di un Ente Locale.
Proprio in questo frangente infatti i consiglieri di maggioranza più “intraprendenti” possono “battere i pugni” sulla scrivania del Sindaco per ottenere gli interventi desiderati, pena il voto contrario sul Bilancio in Consiglio comunale.

E come ogni anno, anche in questa occasione, qualcuno che batte i pugni sulla scrivania del Sindaco c’è, e quindi aumentano a dismisura le voci sulla possibilità che la Giunta Cacciotti possa “cadere”, finendo in minoranza sulla votazione del Bilancio…

Mario-Cacciotti

«L’avete trovato il nono?» avrebbe chiesto il Sindaco, a voce alta, con fare tra il serio ed il faceto, in un consesso in cui vi erano consiglieri di opposizione…
Si consideri che il numero “nove” rappresenta la maggioranza dei voti in Consiglio comunale, e quindi il “nono” consigliere, eventualmente contrario ad approvare il Bilancio, porterebbe l’amministrazione in quella fase di “crisi” che descrivevamo poc’anzi.
Ma cosa voleva sottintendere il Sindaco? Che ce ne sono già otto? Mah…
Un consigliere di maggioranza è assente giustificato ormai da diverse sedute… chissà poi perché… Ed altri tre “facinorosi” possono sempre “venir fuori”… se non ci sono già…
In ogni caso siamo convinti che – nonostante il “deludente” risultato ottenuto “fuori dalle sue mura”, in occasione delle recenti elezioni del Consiglio metropolitano di Roma Capitale – il buon Cacciotti, “dentro le sue mura”, saprà rimanere perfettamente in equilibrio. In altri tempi si sarebbe parlato di “zazzicchia ’n bocca”, e molto probabilmente si procederà come allora…
E poi, in Consiglio tutti… tranquilli, allineati e co…ntenti con la mano alzata…

Chissà se rimarranno tranquilli e contenti anche i cittadini (intesi come contribuenti) che dovranno pagare la Tari (la tassa sui rifiuti)… Già, proprio quella…

Nel Consiglio comunale di giovedì prossimo infatti, oltre che di Bilancio, si discuterà anche delle tariffe della Tari, tassa dalla quale, secondo indiscrezioni, si attenderebbe un maggior gettito per 1,2 milioni di euro.
Su quest’importo dovrebbero essere resi disponibili sgravi per circa 550 mila euro. E si discute già su come applicare tali sgravi, dal momento che sembrerebbero essere sgravi lineari e non proporzionali alle reali possibilità dei contribuenti interessati. Si parla di 50mila euro destinati ai casi più bisognosi, 250mila euro (senza distinzione di reddito) per i titolari di abitazioni private, ed altrettanti (ancora senza distinzione di reddito) per i titolari di locali commerciali.

Non abbiamo detto dell’approvazione del Bilancio Triennale 2014/2016 e della conferma delle aliquote e delle detrazioni sull’Imu; punti che completano l’ordine del giorno e che potrebbero “slittare” ad una seduta successiva, visto che il Consiglio di giovedì prossimo inizia dopo le ore 19…

Giulio Iannone