Colleferro. Il centrodestra prova a ricompattarsi… Tornerà a farlo ancora intorno a Silvano Moffa?

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COLLEFERRO (RM) – Mentre sul “fronte” del centrosinistra si susseguono i “tavoli” (•>), sull’altro fronte, quello del centrodestra, gli incontri sono meno “pubblici”, ma non per questo meno intensi o discussi… anzi forse proprio perché tali, sono meno… pubblici.

Farmacia Comunale Colleferro ScaloFarmacia Comunale Colleferro Scalo

Nonostante gli errori che, evidentemente, sono stati commessi (perché non si viene “sfiduciati” se non si commette qualche errore – e non solo uno, se i consiglieri di maggioranza dimissionari sono stati 4), è possibile che su questo versante la “quadra” venga addirittura raggiunta prima.

Si ha la sensazione che l’apparentemente vaga e “fumosa” attività politica che si sta animando in queste settimane, qualche risultato lo abbia già prodotto…
Diversi nomi di “papabili” (o meglio “sindacabili”) candidati, vecchi e nuovi, sono già stati “bruciati”.

La stessa candidatura, “in pectore”, e, se si vuole, anche in qualche modo “naturale”, di Giorgio Salvitti – da indiscrezioni – sembrerebbe essere stata esclusa, o quantomeno messa in seria discussione, almeno nell’ambito politico nel quale si è mossa finora…
Certo, si potrà sempre dire che un passo indietro per una “buona causa” è doveroso… A meno che il citato passo indietro non verrà (o non lo sia già stato) fatto per “causa di forza maggiore”.

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E quale potrebbe essere la “forza maggiore” per una figura come Giorgio Salvitti?…

Va detto che, mentre nel centrosinistra le candidature sono state avanzate già da tempo (anche se non tutte), nel centrodestra sembra quasi che tutti (i sindaci “in pectore”) evitino di esporsi proprio per non rischiare di essere “bruciati” anzitempo.

Chiariamo subito, se ve ne fosse il bisogno, che da questo versante non giungono comunicazioni “ufficiali” e… nemmeno “ufficiose”…
Tuttavia le “voci di corridoio” circolano anche laddove i corridoi non ci sono, e si iniziano a sentire indiscrezioni a proposito di veti incrociati e di interi “partiti” (senza più simbolo) che avrebbero lasciato la strada “vecchia” per prendere quella “nuova” (senza considerare quelli che l’hanno il 16 Dicembre scorso per sfiduciare Cacciotti)…

Intanto però Cacciotti stesso – dopo il contraccolpo e le conseguenti dichiarazioni a caldo – sarebbe fermamente intenzionato a “tornare in sella” ed impegnarsi attivamente («se ne vale la pena», dice lui) per una “buona causa” oppure per “una forza maggiore”…

A questo punto la curiosità di conoscere quale potrebbe essere la “buona causa” o quella “forza maggiore” da invocare per giustificare “un passo indietro”, cresce a dismisura…

Molti dei lettori avranno già pensato (anche molto prima di questo articolo) a Silvano Moffa…
«Perché no!?» avrebbe detto lui…

Ma si sa le voci di corridoio, in questa fase, spesso non dicono la verità.
Quelle voci a volte servono anche per “bruciare”, altre per “sondare”, altre ancora per escludere…
Più spesso per… confondere l’avversario…

Nel centrosinistra è diffuso il convincimento che l’eventuale candidatura di Moffa sarebbe come una… vittoria a tavolino… Nel senso che non ci sarebbe storia: vincerebbero a mani basse…

Nel centrodestra invece non sono pochi quelli che si aspettano una campagna elettorale del centrosinistra imperniata sulla (facile) critica negativa nei confronti di quanto fatto negli ultimi vent’anni di governo di centrodestra della città… E quindi chi, meglio del “diretto interessato”, potrebbe contrastare in maniera più efficace una simile “offensiva”?…

Al di là delle elucubrazioni mentali dei politici (di qualsiasi parte), che non sempre riescono ad interpretare correttamente l’“umore” dell’opinione pubblica, e di quelle dei giornalisti, che non sempre riescono ad interpretare correttamente il contorto pensiero dei politici, abbiamo la sensazione di trovarci di fronte a quella che sarà ricordata come la più lunga campagna elettorale che Colleferro abbia vissuto negli ultimi 20 anni; con il centrodestra che dovrà “ricompattarsi” ed andare alla “conta realistica” ed il centrosinistra che non vuole nemmeno pensare all’ipotesi di non farcela, anche questa volta, come negli ultimi 20 anni…

Giulio Iannone

 

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