Anagni. Vertenza Marangoni, interviene la segreteria provinciale Fialc-Cisal
ANAGNI (FR) – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Segreteria Provinciale Fialc – Cisal di Frosinone.
«La Segreteria Provinciale Fialc – CISAL, di Frosinone, in persona del Segretario Massimo Arilli in riferimento alla vertenza Marangoni Tyre, dove è presente con un proprio Rsu il lavoratore Marco Rossi, ritiene doveroso fare alcune considerazioni.
Lo stabilimento Marangoni tyre di Anagni, che occupa 420 lavoratori più l’indotto, produce circa 12000 pneumatici al giorno per autovetture e trasporto leggero è fermo dal mese di Agosto 2013 e non ha più ripreso le attività, perché la proprietà ha deciso la cessazione al 31/12/2013.
Nei primi giorni di Settembre in una riunione ufficiale presso Unindustria di Frosinone l’amministratore delegato sig. Dalessandri Massimo dichiarava la chiusura dello stabilimento. Da quel momento, c’è stata un imponente mobilitazione delle Organizzazioni Sindacali, dei lavoratori, delle istituzioni territoriali, l’Amministrazione Provinciale, i Sindaci dei comuni limitrofi, il Prefetto, la Regione Lazio, e il Ministero dello Sviluppo Economico, con un susseguirsi di incontri presso la Regione e il Ministero.
Nell’ennesimo incontro al Mise, il giorno 24 c. m. la responsabile del Mise dott. ssa Brunetti annunciava che attraverso il Contratto di sviluppo si stanziavano 20 mln di € in parte come credito agevolato e in parte a fondo perduto, questi 20 mln € si aggiungono agli 81 Mln di € del Contratto di Programma Anagni Frosinone. Invece la Marangoni Tyre, ribadiva le stesse parole: “in assenza di un partner lo stabilimento non riparte” tant’è che annunciava l’apertura della procedura di Mobilità per tutti i dipendenti.
La Fialc – Cisal, plaude all’impegno delle Istituzioni Regione Lazio e Ministero per l’impegno profuso e il concreto risultato ottenuto, altresì condanna fermamente il comportamento della Società Marangoni Tyre, che a nostro avviso sta mancando di rispetto ai lavoratori, alle OO. SS. e in particolare alle Istituzioni, in questi mesi nonostante le aperture, le disponibilità in termini economici, non è stata in grado di presentare un serio e credibile “piano di necessità” ovvero un progetto di innovazione tecnologica, ma dimostra l’indifferenza rispetto agli impegni economici messi in campo dal MISE. La Fialc-CISAL, auspica che nel prossimo incontro al Mise del 6/11/2013 ci sia una presa di posizione chiara da parte dell’Azienda, non gli sarà consentito ancora di tergiversare e fare tattica, deve “giocare a carte scoperte” . La Fialc- Cisal, apprezza e condivide l’iniziativa delle OO SS e dei lavoratori per una manifestazione a Roma davanti a Palazzo Chigi, certamente utile a tenere alto il livello di attenzione su una vicenda che coinvolge circa 600 famiglie su un territorio già devastato sul piano occupazionale».