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Paolo Maltzeff, ultimogenito dell’artista Gregorio, in visita a Rocca Priora. Da 21 anni studia la biodiversità degli insetti della Tenuta di Castelporziano

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ROCCA PRIORA (RM) – Paolo Maltzeff, ultimogenito del grande artista russo Gregorio, anche se per breve tempo, è stato gradito ospite di Rocca Priora, dove la sua famiglia ha abitato per circa 30 anni, e dove ancora vivono i nipoti: Cristina, figlia dell’attrice Elena, e Mike figlio di Marta.

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La visita di Paolo, accompagnato dal figlio secondogenito Massimo, ci ha riportato molto lontano nel tempo: precisamente al 1947, quando per la prima volta entrammo nel bellissimo studio del “Pittorusso”, come era chiamato in paese il Papà, per posare per un ritratto.

Lo studio era ampio e luminoso, ma quello che ci colpì particolarmente fu vedere una serie di piccoli riquadri di legno dove si trovavano, fissati mediante spilli, insetti di tutti gli ordini tra i quali soprattutto farfalle multicolori: erano del figlio Paolo di dieci anni, fin da piccolo appassionato alla raccolta e all’indagine entomologica.

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Questa passione lo ha coinvolto per l’intera vita, tanto da configurarsi come un filone di ricerca scientifica, amatoriale e disinteressata, parallelo alla sua attività professionale, anche questa di ricercatore, ma in un campo scientifico-tecnico completamente diverso.

Paolo infatti si è laureato in Chimica e ha percorso l’intera vita lavorativa nei relativi  laboratori di ricerca, per un breve periodo a Milano e poi presso Roma, occupandosi dello sviluppo e della caratterizzazione di materiali utilizzati in campo energetico.

Nel frattempo ha continuato anche ad alimentare il proprio interesse per la vita degli insetti, con perlustrazioni e sopralluoghi in ambienti naturali del Lazio e dell’Abruzzo.

Dal 1994 ha potuto indagare e documentare la biodiversità riferita agli insetti nella Riserva Naturale conosciuta come la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, che, proprio di recente, è stata aperta, dal Presidente Mattarella, agli over 60, come abbiamo letto su Il Messaggero, con “una volontà precisa di far vivere il più possibile e al maggior numero di persone questo luogo di enorme bellezza e grande pregio ambientale (si tratta di una area naturale protetta dal 1999), che già ha ospitato, in passato, un centro estivo dedicato ai  disabili”.

Nel corso delle ricerche, intensificate dopo il pensionamento e protratte fino ad ora ininterrottamente per 21 anni,  è stata rilevata e documentata nel comprensorio la presenza di oltre 2500 specie di insetti (di cui 586 Lepidotteri, ossia farfalle e falene, compresi 121 microlepidotteri).

Tra queste, 30 specie di Ditteri, 2 di Imenotteri e 2 di Lepidotteri sono nuove per l’Italia, in quanto non rilevate fino ad ora se non oltre le Alpi od oltremare; è in corso a tal proposito la pubblicazione proprio in questi giorni del ritrovamento a Castelporziano di un microlepidottero fino ad ora osservato solamente fuori dei nostri confini.

Ma, il risultato più rilevante che ha connotato l’intero ciclo delle ricerche è stato il ritrovamento nello stesso comprensorio di 3 esemplari di un dittero dall’aspetto non riconducibile a una specie nota. Sottoposti all’esame del prof. Leo Rivosecchi, illustre studioso di ditteri oltre che disegnatore eccezionale a inchiostro di china di esemplari fino ai particolari più minuti, in un primo momento i 3 ditteri sono stati attribuiti a una specie estranea all’Italia ma già nota oltralpe.

Ma ad un’ulteriore verifica da parte del prof. Mauro Gori, specialista specifico della famiglia dei Ditteri Foridi (Phoridae),  egli ha riscontrato trattarsi di una specie fino ad allora completamente ignota, così che nel 2015 ha pubblicato la scoperta della nuova specie, esclusiva di Castelporziano, attribuendole la denominazione di Tubicera latiniensis (laziale, dalla regione di reperimento: sulla rivista scientifica on line Onychium, 11: 163, 167 ISSN: 1224-2669).

Ed ora, torniamo alla vita di Paolo Maltzeff giovanissimo, in quel di Rocca Priora, in particolare al diario che scriveva giornalmente fin dal 1950, con descrizioni particolareggiate e vivissime del nostro territorio, degli insetti e delle farfalle che riusciva a catturare e studiare, dell’ottima acqua sorgiva che prelevava alla  Fontana Vecchia e alla Fontana Bella, e, infine, particolarmente divertenti, i dialoghi, trattative di scambi e discussioni con i giovani nipoti, anche loro collezionisti, in erba, di insetti!

Leggendo quelle note, scritte in un fluentissimo italiano, si sarebbe potuto pensare ad un suo futuro letterario o giornalistico, invece, di fatto, è stato … catturato, oltre che dalla Chimica, anche e soprattutto dall’amore per gli Insetti, finiti, per decenni, nei suoi retini, e dove, certamente, continueranno a finire anche per il futuro.

Infine, questa gradita visita di Paolo a Rocca Priora ha consentito al figlio Massimo di poter ammirare moltissime opere dell’illustre nonno Gregorio, che si trovano nel nostro centro, e le cui copie sono esposte nel Museo Roerich di Odessa, mentre, numerosi ritratti e dipinti di stile bizantino si trovano, non solo in Italia e in Russia, ma anche in altri stati esteri.

Il “Pittorusso”, Gregorio Maltzeff, dalla Russia è giunto in Italia, quale vincitore del Grand Prix de Rome, nel 1913.

Non è più tornato nella sua Patria, pur amandola moltissimo, per le vicende storiche dell’epoca, ed è vissuto a Rocca Priora per circa trenta anni.

Luciana Vinci