Colleferro. Sulle “luminarie di Cacciotti” intervengono Girolami e Sanna
COLLEFERRO (RM) – «Per mantenere viva una tradizione consolidata, come l’addobbo natalizio nelle strade cittadine, il Comune non spenderà un solo euro in più degli altri anni».
Con queste parole il Sindaco Cacciotti interveniva ieri l’altro sulla polemica relativa ai costi delle luminarie. E proprio su questo tema intervengono nuovamente i consiglieri di opposizione Emanuele Girolami e Pierluigi Sanna.
«Vogliamo chiarimenti per comprendere lo motivazioni dell’assurda spesa di €. 50.000 che l’amministrazione comunale di Colleferro vuole affrontare per le luminarie di Natale – denunciano i consiglieri Sanna e Girolami. Per questo motivo nella seduta del prossimo consiglio comunale presenteremo un ordine del giorno per chiedere la revoca della deliberazione di giunta n. 250 del 15.11.2013.
Ogni anno, poi, a vincere la gara è sempre la stessa ditta di Roccasecca. La spesa è lievitata dagli iniziali €. 36.000 del 2008 agli attuali €. 50.000, stanziati per quest’anno».
«Crediamo – continuano i consiglieri – che il Natale si possa festeggiare lo stesso, spendendo meno soldi. A questa amministrazione mancano però le idee. Il vero Natale è soprattutto aiutare chi ha più bisogno. Con il denaro risparmiato si potrebbero infatti sostenere economicamente quelle famiglie che non riescono a mettere un pasto nel piatto dei propri figli o che rischiano lo sfratto perché non hanno i soldi per pagare l’affitto. I fornitori e le ditte che hanno eseguito lavori per il Comune non vengono pagati da oltre un anno e le strade sono piene di buche.
La città che ricevere ristori di diversi milioni di euro per l’immondizia che siamo costretti ad ingoiarci – evidenziano ancora Sanna e Girolami – è costretta continuamente ad indebitarsi con la Banca delle Marche e con la Cassa Depositi e Prestiti.
I nostri concittadini, tra cui molte ragazze madri e separate con figli, ci hanno segnalato di essersi recati presso gli uffici comunali per avere un sussidio con il quale pagare le bollette o gli affitti, ma si sono visti rispondere che in casa non ci sono soldi.
A quelle famiglie le lucette di Natale non riusciranno ad illuminare i loro cuori e le loro menti – concludono i consiglieri».