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Colleferro. Grazie ai fondi Pnrr ed ai Pui della Città Metropolitana, inaugurato il cantiere per la realizzazione di un nuovo campo sportivo dedicato al rugby

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COLLEFERRO – Nel pomeriggio di ieri, 15 Aprile, a Colleferro, è stato inaugurato il cantiere per la realizzazione di un nuovo Campo da Rugby situato a ridosso di Via Oriana Fallaci, non lontano dal campo di calcio di Colle S. Antonino.

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L’opera è inserita all’interno nei Piani Urbani Integrati “Poli Sport, Benessere e Disabilità”, con fondi Pnrr che la Città Metropolitana di Roma Capitale sta utilizzando per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Attraverso una stretta collaborazione con i Comuni, si stanno realizzando progetti in tre aree tematiche: Sport, Cultura e Forestazione.
Tutti i progetti sono finalizzati all’inclusione social, al miglioramento sismico e all’efficientamento energetico, alla riqualificazione urbana eliminando le barriere architettoniche.

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Nello specifico l’investimento sarà di circa 2milioni di euro e prevede la riqualificazione di una vasta area che tornerà nella disponibilità dei cittadini nel rispetto della iniziale destinazione d’uso ad impianti sportivi.

Con l’inaugurazione di ieri si avviano i lavori per la realizzazione di questo nuovo impianto sportivo, fortemente voluto dall’Assessora allo Sport del Comune di Colleferro Sara Zangrilli, anche in considerazione degli ottimi risultati sportivi che sta ottenendo il Colleferro Rugby, in uno sport che è gioco di squadra per eccellenza: rispetto, lealtà, stima, fiducia e nonostante ci sia molto scontro fisico, non c’è violenza e aiuta ad abbattere i pregiudizi, le differenze culturali e la discriminazione.

Il campo sportivo verrà realizzato con materiali bioecocompatibili, una scelta innovativa che consente di avere una sostenibilità ambientale, energetica ed economica.
Il campo sarà dotato di un impianto di illuminazione a led, che migliorerà la visibilità per gli atleti e dimezzerà i consumi energetici
La scelta “eco-friendly” è amplificata dalle modalità di irrigazione del terreno, le acque piovane una volta raccolte e depurate, saranno utilizzate per irrigare il campo sportivo.
Cosi come previsto dall’idea programmatica dei Pui (Piani Urbani Integrati), sarà consentito l’accesso a tutti, attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche.
E questo fattore permetterà di instaurare una stretta collaborazione con il Comitato Italiano Paraolimpico, con la possibilità di ottenere l’omologazione per le attività agonistiche.

All’inaugurazione erano presenti – oltre all’Ass. Sara Zangrilli (Patrimonio, Programmazione opere pubbliche, Sport ed impiantistica sportiva) ed al Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna – per la Città Metropolitana di Roma Capitale – il Consigliere metropolitano Roberto Eufemia, il Responsabile Unico del Progetto Rosario Ierardi ed il Direttore del Dip. VII Stefano Carta.
Tra le altre autorità abbiamo notato la Dirigente del locale Commissariato della Polizia di Stato D.ssa Rita Sverdigliozzi ed il Comandante della locale Stazione Carabinieri M.llo Antonio Carella. Era presente anche una folta rappresentanza di rugbysti di tutti i tempi.

L’Ass. Sara Zangrilli ha aperto gli interventi delle autorità. L’hanno seguita il Responsabile Unico del Progetto per la Città Metropolitana Rosario Ierardi, il Direttore del Dip. VII (Attuazione del Pnrr, fondi europei, supporto ai Comuni per lo Sviluppo economico/sociale, formazione professionale) della Città Metropolitana Stefano Carta ed il Consigliere metropolitano Roberto Eufemia, in rappresentanza del Sindaco Metropolitano Roberto Gualtieri.

In chiusura è intervenuto il Sindaco di Colleferro (e Vicesindaco della Città metropolitana) Pierluigi Sanna il quale ha ripercorso gli eventi che hanno preceduto l’idea di realizzare un nuovo campo sportivo dedicato al rugby ed ha inquadrato il progetto nel contesto urbanistico della città.

«Qui siamo quasi tutti colleferrini – ha affermato tra l’altro il Sindaco Sanna – ed io ho molto da dire rispetto a come sono andati questi anni. Se pensate ai quartieri di questa città, li potete collegare tutti ai sindaci che si sono susseguiti uno per uno, da Morandi e Parodi in poi, ad ogni sindaco quasi corrisponde un nuovo quartiere.
Io non l’ho costruito un nuovo quartiere. Ho dedicato, insieme alla mia squadra, tutta la mia vita da sindaco a migliorare la qualità della vita dei quartieri che già esistono perché abbiamo sempre ragionato su cosa le persone desiderassero veramente e non su cosa desiderassimo noi.
Anche perché, per quanto mi riguarda, fare tutte le biblioteche sarebbe una roba poco condivisa. Se ripercorriamo questi anni, comprendiamo quanto uno per uno avessero bisogno di queste importanti azioni di ricucitura. Pensate allo scalo e pensate all’Auditorium ed alla via Romana che aprirà tra poco … Cito soltanto alcune opere, le più grandi, ma potrei citarne tante altre.
Pensate al IV chilometro, alla pista ciclabile, alla nuova farmacia. Pensate a San Bruno e a Valle Purera.
Pensate al Castello e al Parco del Castello. Potrei citare quartiere per quartiere, potrei citare Piazza Italia, la nuova Biblioteca, la Piazza dei Cosmonauti, la Piazza Willy Monteiro. Ed ancora Piazza Mazzini, l’acquisto del Sacrario il Palazzo della direzione… Ed in ogni quartiere che non ho costruito io, ho fatto in modo, insieme a tutta la squadra, che la qualità della vita aumentasse, grazie agli investimenti sportivi – e ne abbiamo fatti tantissimi – culturali, ambientali, seguendo i consigli dei cittadini, dei Comitati dei Quartiere e della Consulta.
In questo quartiere – sotto il campo da calcio di Colle Sant’Antonino e sopra la grande opera idraulica che stiamo facendo ora noi dopo 30 anni per impedire gli allagamenti di Via Fontana Dell’Oste – rimaneva quest’area che da piano regolatore, era a destinazione sportiva come tante volte il consiglio comunale ha programmato, ma poi non ha mai realizzato, per carenze di fondi.
I Pui (Piani Urbani Integrati) hanno rappresentato una grande operazione. Dal governo dell’epoca furono assegnati 330/340 milioni di euro a ciascuna delle Città Metropolitane.
Noi Consiglieri metropolitani convincemmo Gualtieri che era importante che quel grande finanziamento non ricadesse soltanto all’interno del raccordo, ma avesse un’espressione territoriale fuori dal raccordo. Riuscimmo ad ottenere finanziamenti per 101 Comuni su 120 (esclusa Roma) e di questi circa il 60% scelse interventi su impianti sportivi.
Avevamo fatto una promessa al mondo del rugby di questa città per le tante vicissitudini e per i travagli, che insieme ci siamo beccati in questi anni…
Questo nobile sport a Colleferro aveva diritto ad un “risarcimento”. A quel punto, più che il paddle – richiesto da molti Comuni – abbiamo scelto di mantenere la promessa fatta al mondo nobile del rugby…».

Chiudiamo segnalando un paio di cose che abbiamo “isolato” tra le righe dell’intervento del Sindaco Sanna: l’idea di intitolare il campo al Dott. Carmine Sarno, fondatore del rugby colleferrino, e quella di realizzare un parcheggio multipiano a ridosso del medesimo campo sportivo…