Velletri. In occasione della Giornata internazionale della donna, gli auguri del “Comitato Pari Opportunità” dell’Ordine forense
VELLETRI – Nella giornata dedicata alle donne, oggi 8 Marzo, riceviamo e pubblichiamo un comunicato del “Comitato Pari Opportunità” dell’Ordine forense di Velletri.
«I privilegi. Pensi che i maschi siano privilegiati? Sì assolutamente.
Eccoti qui il “privilegio maschile”: il 73% dei suicidi sono di uomini il 68% dei senzatetto sono uomini il 93% delle persone in carcere sono uomini l’80% delle vittime degli omicidi sono di uomini il 98% dei militari sono uomini il 92% degli incidenti sul lavoro sono di uomini (fonti Cdc, Nhc, Bureau of prison, Phsicology Today, Cso).
È iniziata così, come tante sere, prendendo spunto da un post pubblicato su Instagram dalla pagina “leone.il.cane.fattone” una conversazione sulla parità di genere , presunta o meno, con mia figlia adolescente. Si, perché con una 18enne dentro casa e un 16enne ho dovuto imparare, da boomer, anche l’esistenza di pagine del genere seguitissime dai millennials.
E alla domanda “mamma secondo te la parità tra uomo e donna è raggiunta?”, domanda fatta con piglio piuttosto arrabbiato e scoraggiato, ho ascoltato una giovane donna con il sacro fuoco addosso. Mi vengono snocciolati con una perizia sorprendente numeri e statistiche su stipendi più bassi percepiti dalle donne, su posti di potere non occupati dalle donne, e dando voce a quelle che sono anche mie legittime riflessioni mi sono detta che no, la parità di genere non esiste. Non è raggiunta. Riflessione molto serena e quanto mai vicina a una presa d’atto.
Certo la figura femminile ne ha fatta di strada: l’importanza del suo ruolo nel mondo, anche lavorativo, è pacificamente riconosciuta. Gli impianti normativi dei Paesi garantisti sembrano garantire una sostanziale parità giuridica sia in merito alle regole di accesso ai posti di lavoro sia in termini di uguaglianza retributiva stabilita dai Ccnl di settore.
Non mi piacciono tutte le parole che finiscono in “ismo”, non amo gli estremismi di sorta: ma le norme da sole non bastano.
Non bastano quando il selezionatore di turno, a volte donna essa stessa, penserà alla selezionata ragionando in termini di futura maternità e quindi sicura perdita per l’azienda. Quasi che noi fossimo solo un utero.
Non bastano quando, solo perché la selezionata ha un bel faccino e quindi, si, sicuramente questo la aiuterà nel fare carriera. Quasi che noi fossimo solo gambe o altre parti anatomiche.
Il cervello e la capacità sembrano, dico sembrano perché ringraziamo il cielo non è sempre così, ad esclusivo appannaggio degli uomini.
Faccio queste riflessioni alla vigilia dell’8 Marzo, giornata tradizionalmente celebrante la Donna, ripetendomi ogni anno “ma non dovremmo celebrarci ogni giorno?”; ma serve, è necessario che venga ricordato ogni anno con una giornata simbolo il sacrificio di chi con la propria vita ha iniziato a cambiare la storia.
La strada da fare è ancora lunga ma il futuro è affidato a mia figlia, a tutte le figlie femmine e i figli maschi del mondo che cresceranno nella consapevolezza che la parità di genere è una forza.
E alla frase “chi dice donna dice danno” si pensi in questi termini: la parola “donna” deriva dal latino “domina”. Il resto lo lascio a voi… Auguri»
F.to Il Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine forense di Velletri
